venerdì 4 settembre 2009

"Questa vi finisce in America!"

Il commento di Pasquale all'ultimo post che abbiamo pubblicato mi ha ispirato a scriverne uno nuovo da dedicare tutto al mio nonno Sergio.
Nato nel 1923 in una famiglia numerosa (ben 9 fratelli) ha dovuto vivere la terribile esperienza della guerra a soli vent'anni. Sara' perche' l'ho studiata sui libri di storia o perche' e' una cosa che mio nonno ha vissuto quand'era molto giovane ma, nel mio immaginario, ho sempre pensato alla seconda guerra mondiale come una vicenda ormai trapassata. Eppure se ci si riflette un attimo sono passati solo poco piu' di 60 anni e mio nonno l'ha vissuta in prima persona!!
E' incredibile come il trascorrere del tempo non abbia cancellato certe ferite e certi traumi che posso ancor oggi leggere negli occhi di mio nonno. Sono proprio i suoi occhi la parte del viso che piu' mi colpisce... direi che sono gli occhi di una persona saggia. E' cosi' che ho sempre considerato mio nonno fino da quand'ero piccola, come una persona saggia.
Non e' uno che parla molto ma quello che dice, per me, ha sempre un grande valore. Ama la sua routine quotidiana, leggere, guardarsi tutti i telegiornali e trascorre gran parte della giornata in solitudine. Non dorme molto, sara' per la vecchiaia o per le terribili esperienze che lo hanno segnato a vita. 
Ha sempre creduto nello studio e nell'importanza di farsi una cultura e questo lo ha spinto a lavorare di giorno e studiare alla sera per prendersi un diploma come capomastro.
E' stato lui che un giorno tutto orgoglioso per i miei traguardi scolastici ha dichiarato rivolgendosi ai miei genitori: ''questa vi finisce in America!''.
Caro nonno ci hai visto giusto... eccomi qui.... e anche se sono lontana e anche se so di non averlo mai fatto in prima persona voglio  farti sapere che ti voglio un mondo di bene!


5 commenti:

Tiziana ha detto...

I nonni sono delle persone davvero speciali.
La loro generazione (sia uomini che donne) ha vissuto l'esperienza terribile della guerra che li ha fatti crescere, maturare ed avere dei valori ben diversi da quelli di oggi.
Quante cose mi ha raccontato della guerra mia mamma e quante cose, se potessi tornare indietro le chiederei.
Nonostante i tempi fossero cambiati, per lei un pezzetto di pane è sempre stato un bene prezioso.
Io dei miei nonni ricorderò sempre lo sguardo, il sorriso e l'abbraccio forte forte.
E poi i nonni sono i nonni, nessuna "diavoleria moderna" li potrà mai sostituire. Sono quelli che al bisogno ti nascondono le marachelle, ti danno la mancetta o le caramelle.
Sono quelli che con il loro sguardo ti fanno sentire il migliore e ti raccontano storie di tempi lontani.
Sono quelli con un profumo speciale di talco e fiori e che hanno uno sguardo d'amore negli occhi che deriva anche dalla consapevolezza che per loro il tempo sta sfuggendo troppo in fretta.
Un grande abbraccio a nonno Sergio e a tutti i nostri cari nonni.

Marzia ha detto...

che bellissimo ire.... io non ho avuto la fortuna di conoscere i miei nonni o di poterli vivere così quotidianamente... però dalle tue parole e anche dai racconti che mi dice sempre germano, i nonni devono essere proprio delle figure particolari ed importanti per i nipoti! è proprio bello questo post che gli hai dedicato e secondo me adesso sarà ancora più orgoglioso della sua nipotina!
spero proprio che i miei figli (se e quando....) possano avere la fortuna che avete avuto tu e germano!
un bacione

Chiara ha detto...

nonna... nonna... nonno... nonno... quando le nonne c'erano ancora, non sapevo nulla delle due guerre mondiali... ora che so, vorrei chiedere loro le esperienze che hanno vissuto e ciò che ricordano... invece no... non ho la possibilità di chiederlo a nessuno...
beata te Irene... ti invidio...

Maria (also Bia) ha detto...

What a beautiful post, Irene. It brought back many memories of going on a "passeggiata" with my Nonna. She would tell me stories . . . and I remember several that she told me about the war.

Unknown ha detto...

Ho le lacrime negli occhi leggendo questo post. Anch'io aveva la fortuna di avere tutti i 4 nonni all'intorno a me quando sono stata piccola e l'ultima nonna è morta quando aveva 24 anni.

Mi ricordo quando io da piccola piangevo. Tutti mi dicevano, dai, smetti di piangere, va tutto bene .... sembra che è difficile vedere le lacrime, vedere che qualcuno è triste. Invece mia nonna paterna era l'unica che mi diceva 'Vieni qua, piangi!' E mi faceva le coccole durante che io piangevo. E dopo mi sentivo molto meglio!

Invece la mia nonna materna, mi diceva (avevo già 21 anni), non interessarti mai, quanto soldi ha una persona, se è bella o no, troppo giovani, troppo vecchio - ma guardare sempre il suo cuore, quello deve essere 'bello'.

Due bellissimi ricordi che leggendo il vostro post, mi sono subito venuto in mente e voglio tanto ringraziare alle mie nonne di questi insegnamenti!

Un abbraccio forte ai miei nonni!
Irmy