Il commento di Pasquale all'ultimo post che abbiamo pubblicato mi ha ispirato a scriverne uno nuovo da dedicare tutto al mio nonno Sergio.
Nato nel 1923 in una famiglia numerosa (ben 9 fratelli) ha dovuto vivere la terribile esperienza della guerra a soli vent'anni. Sara' perche' l'ho studiata sui libri di storia o perche' e' una cosa che mio nonno ha vissuto quand'era molto giovane ma, nel mio immaginario, ho sempre pensato alla seconda guerra mondiale come una vicenda ormai trapassata. Eppure se ci si riflette un attimo sono passati solo poco piu' di 60 anni e mio nonno l'ha vissuta in prima persona!!
E' incredibile come il trascorrere del tempo non abbia cancellato certe ferite e certi traumi che posso ancor oggi leggere negli occhi di mio nonno. Sono proprio i suoi occhi la parte del viso che piu' mi colpisce... direi che sono gli occhi di una persona saggia. E' cosi' che ho sempre considerato mio nonno fino da quand'ero piccola, come una persona saggia.
Non e' uno che parla molto ma quello che dice, per me, ha sempre un grande valore. Ama la sua routine quotidiana, leggere, guardarsi tutti i telegiornali e trascorre gran parte della giornata in solitudine. Non dorme molto, sara' per la vecchiaia o per le terribili esperienze che lo hanno segnato a vita.
Ha sempre creduto nello studio e nell'importanza di farsi una cultura e questo lo ha spinto a lavorare di giorno e studiare alla sera per prendersi un diploma come capomastro.
E' stato lui che un giorno tutto orgoglioso per i miei traguardi scolastici ha dichiarato rivolgendosi ai miei genitori: ''questa vi finisce in America!''.
Caro nonno ci hai visto giusto... eccomi qui.... e anche se sono lontana e anche se so di non averlo mai fatto in prima persona voglio farti sapere che ti voglio un mondo di bene!